AustrianGp, istruzioni per l’uso della gara di casa Red Bull con Sprint Race

Dopo la trasferta in Canada, la Formula 1 torna in Europa per disputare i prossimi 6 GP, 4 saranno in luglio su circuiti classici (finalmemte!). Si riparte da casa Red Bull, il Red Bull ring dove si disputerà la seconda Sprint Race della stagione (a Baku vinse Perez dopo la doppia pole di Charles).

  • Secondo i tecnici Brembo il tracciato austriaco rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico alla pista della confinante Budapest.
  • I team avranno a diposizione per il Gran Premio d’Austria la mescola C3 come P Zero White hard, C4 come P Zero Yellow medium e C5 come P Zero Red soft. Come nella gara precedente a Montréal, verrano quindi utilizzate le tre mescole più morbide della gamma.
  • Il fine settimana di Spielberg sarà il secondo in calendario con la F1 Sprint. La qualifica per decidere la griglia di partenza del Gran Premio è in programma venerdì pomeriggio, dopo l’unica sessione di prove libere al mattino.
  • La giornata di sabato sarà invece dedicata alla Sprint Shootout e alla Sprint Race. Nelle tre brevi sessioni della Sprint Shootout (rispettivamente 12, 10 e 8 minuti), le squadre dovranno obbligatoriamente montare dei set nuovi di pneumatici e utilizzare in Q1 e Q2 le mescole Medium. In Q3 è invece previsto l’uso di mescola Soft.
  • Il Red Bull Ring ha solo dieci curve ed è il circuito del calendario iridato in cui i piloti impiegano meno tempo per effettuare un giro completo. Il record in gara è di Carlos Sainz che nel Gran Premio di Stiria del 2020 concluse il 68° giro in 1m05.619s con la sua McLaren motorizzata Renault su Soft C4. 
  • Il pilota con maggiori vittorie sull’attuale versione del tracciato austriaco è Max Verstappen su Red Bull con quattro vittorie sulle 18 gare disputate dal 1997. Il costruttore più vincente è invece Mercedes grazie ai sei primi posti, ottenuti da Nico Rosberg, Valtteri Bottas e Lewis Hamilton, tutti con due successi ciascuno.
  • Nel Gran Premio del 2022 la maggior parte dei piloti ha effettuato due soste, partendo con la Medium e terminando con due stint su Hard. I sorpassi sono stati frequenti soprattutto a metà gruppo con cinque vetture a contendersi le posizioni sotto il podio.
  • La variazione di altezza tra i vari punti della pista, rende il Red Bull Ring il secondo circuito del campionato con la maggiore differenza altimetrica dopo Spa-Francorchamps. Tra il punto più vicino al livello del mare, prima di curva 1, e il punto più alto, dopo curva 2, c’è una variazione di più di 60 metri.
  • Il Red Bull Ring viene impiegato anche dalla MotoGP ma il tracciato è leggermente differente perché alla curva 2 le moto devono affrontare una chicane. Questa variazione si traduce in una minore velocità alla curva 3, teatro nel 2020 di un incidente, con una moto senza controllo che ha attraversato la pista per fortuna senza travolgere gli altri piloti. ​
  • La prima curva del circuito austriaco è intitolata a Niki Lauda, venuto a mancare nel 2019. Dieci anni fa invece è stato insignito da Brembo del “Bernie Ecclestone Award 2013”, un premio a forma di impianto frenante di Formula 1, per aver contribuito alla storia della Formula 1 come pilota, consulente di team, commentatore televisivo e Presidente non esecutivo del team Mercedes AMG Petronas F1.

Il Red Bull Ring è un circuito dove i pneumatici non hanno tregua. Le vetture percorrono le dieci curve del tracciato in un tempo leggermente superiore al minuto e i pochi rettilinei non permettono alle gomme di riposarsi. L’asfalto ha una micro e macro rugosità abbastanza alta, dovuta all’età del manto, e il grip è elevato in partenza. Trazione e frenata sono elementi chiave e particolare attenzione dovrà essere dedicata alla gestione del surriscaldamento dei pneumatici: i piloti che non dovessero riuscire a raffreddarli adeguatamente potrebbero infatti avere difficoltà nel difendersi dagli attacchi degli avversari, soprattutto nel primo e nell’ultimo settore. Un fattore importante sarà quindi anche la temperatura ambientale, con condizioni tradizionalmente piuttosto variabili. La gara dello scorso anno si è giocata sulle due soste con mescole Medium e Hard ma quest’anno, nel caso il degrado non sia eccessivamente elevato, la sosta unica potrebbe essere un’opzione valida”.

Mario Isola
  • Lauda ha contribuito all’affermazione di Brembo in Formula 1 perché proprio quando la Scuderia Ferrari ha iniziato a utilizzare i dischi in ghisa Brembo, nel 1975, ha riconquistato il Mondiale Piloti che le sfuggiva da 11 anni. Quell’anno l’austriaco fu anche il primo a conquistare una pole position e a vincere un GP con i componenti frenanti Brembo: in carriera Niki si è ritirato 5 volte per noie ai freni ma mai quando si è servito di Brembo.
  • Così accennato in precedenza i piloti MotoGP devono attaccarsi ai freni anche alla curva 2 mentre le monoposto di F1 la affrontano in pieno. Non è solo questo a determinare la differenza nei tempi complessivi di frenata sul giro: 10,7 secondi per la F.1, a fronte di mezzo minuto per la MotoGP. Ancora più ampie le differenze negli spazi di frenata: alla curva 1 alle auto bastano 101 metri per perdere 178 km/h mentre alla MotoGP servono 242 metri.
  • Per riuscire a frenare in così poco spazio, grazie soprattutto alle quattro ruote, i piloti di F.1 sono soggetti a decelerazioni importanti: in 3 frenate non sono inferiori a 5,3 g e in altre 3 superano i 3 g. Notevoli anche i carichi sul pedale del freno, con picchi di 175-177 kg. Sommando tutte le frenate della gara, dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico sul pedale del freno di 62 tonnellate.  

  • Delle 7 frenate del GP Austria 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà e la restante è light.
  • La frenata più dura è alla prima curva dopo il traguardo. Con un carico sul pedale del freno di 177 kg e una decelerazione di 5,5 g, i piloti scendono da 318 km/h a 140 km/h in appena 1,85 secondi durante i quali percorrono 101 metri.

Consigli per video giocatori

Per effettuare perfettamente la prima frenata del GP Austria nel videogioco Formula 1 non bisogna dimenticare che superato il traguardo la pendenza aumenta e che quindi frenando troppo presto si rischia di rallentare più del necessario. Stando completamente sul lato sinistro, si inizia a frenare poco prima di incrociare il cartello dei 100 metri. Quando si è inserita la quinta marcia si sterza a destra ma si continua a frenare, scalando fino alla quarta marcia. Il passaggio sul cordolo interno è fulmineo ma non bisogna avere fretta di premere sull’acceleratore per non finire con

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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